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Guida all'ottimizzazione SEO: i primi passi

Ottimizzazione SEO – Guida introduttiva del 2022

Abbiamo visto come una strategia SEO deve essere personalizzata in funzione del tipo di business ed obiettivi specifici per essere efficace.

In questo articolo vedremo alcuni aspetti dell’implementazione di una strategia SEO che comprende:

  • Sviluppare una strategia SEO
  • Fare un audit SEO del sito web
  • Misurare i risultati e i progressi dell’ottimizzazione SEO

La pianificazione, una fase fondamentale

La strategia SEO dovrebbe essere incorporata direttamente nella pianificazione dello sviluppo di un sito web. In questo modo, lo sviluppo del sito può tenere conto delle esigenze tecniche legate alla SEO: scelta dell’hosting (dedicato o condiviso), scelta del tipo di CMS (wordpress, joomla, magento), sviluppo html con tecniche SEO friendly. Purtroppo questo non è sempre possibile: la maggior parte dei lavori sulla SEO avviene in un secondo momento, quando il sito è già online anche da diverso tempo. Questo complica non poco il lavoro del consulente SEO, che dovrà adattare l’architettura del sito alle esigenze di una strategia SEO a lungo termine.

In fase di pianificazione l’attività della Keyword Research occupa un ruolo fondamentale: trovare un elenco di parole chiave ad alto rendimento e ad alto tasso di conversione può determinare il successo della tua strategia SEO.

Il processo di sviluppo del sito, il target di riferimento e gli attori coinvolti

Prima di iniziare il processo di ottimizzazione SEO, è importante stabilire qual è il tuo target di riferimento: a chi ti rivolgi con i tuoi prodotti o servizi? Altro aspetto fondamentale è il messaggio che vuoi che il tuo brand veicoli ai potenziali clienti. In altre parole la tua azienda deve identificare una mission (uno scopo) ben precisa e una vision, ovvero come vuole comunicare i propri valori e il proprio brand ai clienti.

Questi aspetti sono molto importanti in funzione della pianificazione di una strategia SEO. Il consulente SEO dovrà basare le sue scelte su tutti questi aspetti per riuscire a creare una strategia personalizzata ed efficace.

Il responsabile SEO di un’azienda dovrà collaborare con gli altri team (marketing, sviluppo, vendite) per capire tutti gli aspetti fondamentali del business: chi è il target di riferimento? Che cosa il team di marketing conosce dei clienti? Quali sono i canali di acquisizione più redditizi? Quali sono i KPI (key performance indicator) che l’azienda utilizza per misurare le performance?

L’esperto SEO deve quindi essere in grado di interagire con tutti i team responsabili dello sviluppo del sito, del marketing e della grafica, per comprendere a fondo le dinamiche dell’azienda del business e creare una strategia che tenga conto di tutti i fattori chiave per lo sviluppo del business.

Le decisioni tecnologiche sullo sviluppo del sito

Come detto la SEO è anche e soprattutto un processo tecnico e per questo influenza la gran parte delle decisioni tecnologiche sullo sviluppo di un sito web.

Partendo dalla base, la scelta di un CMS piuttosto che un altro può facilitare o, al contrario, rendere più difficile, il processo di ottimizzazione SEO. CMS come WordPress o Joomla, per citare i più utilizzati, garantiscono un’interfaccia intuitiva e un’architettura SEO friendly: è possibile, ad esempio, modificare facilmente il tag title e la meta description di ogni pagina.

Per un approfondimento, leggi la nostra guida alla SEO per WordPress.

Altri CMS invece non tengono in considerazione le esigenze tecniche di un’ottimizzazione SEO, ad esempio creando centinaia o migliaia di pagine (e quindi contenuti) duplicati, che penalizza moltissimo l’indicizzazione di un sito web (i contenuti duplicati sono un nemico da combattere per Google e gli altri motori di ricerca!).

Altre scelte tecnologiche possono influenzare i risultati di un’ottimizzazione SEO.

  • URL Dinamici: questi URL sono generati dal CMS in tempo reale in risposta a delle specifiche queries al database del sito (ad esempio una ricerca per un prodotto interna al sito). Sebbene Google abbia dichiarato che questo tipo di URL non sono un problema per il crawl del motore di ricerca, un sito non può avere solo URL dinamici, trascurando del tutto quelli statici. Gli URL statici permettono di creare una struttura ottimizzata a livello di keywords, descrittività e facilità d’uso e di condivisione dei contenuti.
  • Parametri superflui negli URL: gli URL non dovrebbero contenere caratteri superflui ma essere brevi, descrittivi del contenuto della pagina e contenere le keywords target del contenuto della pagina.
  • Contenuti nascosti agli spider di Google: non è mai un bene a livello SEO nascondere i contenuti agli spider dei motori di ricerca. Contenuti in flash o nascosti da un form che deve essere compilato per permettere la visione del testo sono impossibili da analizzare dallo spider dei motori di ricerca. Il risultato? La tua pagina o il tuo sito non verrà indicizzata!
  • Redirects temporanei 302: un redirect 302 indica allo spider del motore di ricerca che un contenuto è stato spostato temporaneamente. Essendo un redirect temporaneo, il 302 non passa Page Rank alla pagina verso cui viene effettuato il re indirizzamento. Va utilizzato soltanto nel caso in cui si è sicuri di mantenere il redirect solo per un breve periodo di tempo, altrimenti la pagina, nel lungo periodo, verrà penalizzata a livello SEO. Nel caso si debba utilizzare un redirect permanente, è buona prassi SEO utilizzare un redirect 301.

Audit SEO del sito web

Fare un audit SEO significa identificare eventuali problemi che possono influenzare l’ottimizzazione di un sito web e individuare i punti in cui è necessario un miglioramento che può garantire un posizionamento più elevato.

Gli elementi da tenere in considerazione durante un audit SEO sono molteplici ed includono sia aspetti tecnici relativi allo sviluppo tecnologico del sito che aspetti relativi alla corretta applicazione di best practices SEO.

L’audit SEO è un passo fondamentale del processo di ottimizzazione: si possono scoprire e correggere problemi che gli sviluppatori del sito (specialmente nel caso l’intervento SEO sia successivo allo sviluppo del sito web) non hanno tenuto in considerazione. Spesso gli sviluppatori non si curano delle tecniche SEOquando sviluppano un sito o un CMS dedicato; è anche per questo motivo che l’utilizzo di CMS (come WordPress, Joomla, Magento o Prestashop per citarne alcuni) che favoriscono l’ottimizzazione SEO e sono sviluppati tenendo conto delle esigenze proprie della search engine optimization è fortemente consigliato dagli esperti SEO.

Misurare i risultati e i progressi dell’ottimizzazione SEO

L’ottimizzazione SEO di un sito web è un processo a lungo termine che deve essere costantemente monitorato e i cui risultati vanno misurati attentamente per verificare l’efficacia o meno delle strategie messe in atto.

Ci sono diversi strumenti, gratis o a pagamento, che facilitano il monitoraggio e la misurazione dei risultati di un progetto SEO. Vediamone alcuni:

  • Google Analytics è uno strumento efficace e potente per misurare il traffico (e numerosi altri fattori) del nostro sito web. Questo tool offerto da Google è completamente gratuito e dispone di moltissime funzioni che ci permettono di misurare, tra le altre cose, il traffico di utenti verso il sito web, il canale di acquisizione degli utenti (ricerca organica, a pagamento, referral, traffico diretto), il comportamento degli utenti (durata della visita, pagine visitate, pagine d’uscita, frequenza di rimbalzo) e, se correttamente impostate, le conversioni realizzate.
  • Google Search Console è un altro strumento gratuito che Google mette a disposizione di tutti i webmaster per gestire diversi aspetti di un sito web. È un tool fondamentale per un consulente SEO in quanto consente di gestire la verifica e l’invio delle sitemap, verificare ed eventualmente richiedere l’indicizzazione delle pagine, identificare eventuali problemi relativi all’indicizzazione, misurare le prestazioni del sito in termini di click impressioni e posizionamento, scoprire le query di ricerca che generano più traffico al nostro sito.
  • Google Keywords planner è lo strumento gratuito di pianificazione delle parole chiave, messo a disposizione da Google per individuare le keywords funzionali al nostro progetto e ottenere il volume e le previsioni di ricerca per le parole chiave selezionate.
  • Semrush, Seozoom, Ahrefs sono invece strumenti a pagamento che integrano diverse funzioni per facilitare tutto il processo di ottimizzazione SEO di un sito web. Consentono di effettuare un audit completo del sito per identificare problemi e miglioramenti, individuare e studiare le strategie dei competitor, analizzare le keywords, scoprire i backlink dei competitor ed analizzare i backlink del tuo sito, monitorare l’andamento complessivo del progetto (in termini di visibilità organica, ranking per le keywords selezionate, traffico stimato, strategie di miglioramento ecc..). I prezzi variano a seconda dei piani scelti e delle funzionalità di cui si necessita.

Vi sono diversi altri strumenti, gratuiti o a pagamento, ed è quasi impossibile citarli tutti: quelli citati sono i più conosciuti e tra i più utilizzati dalla comunità SEO italiana ed internazionale.

Conclusione

Con questa mini guida abbiamo analizzato quali sono i primi passi da muovere per sviluppare ed attuare una strategia di ottimizzazione SEO. Gli aspetti da tenere in considerazione sono molteplici e coinvolgono sia il processo di sviluppo tecnico del sito, sia l’applicazione delle best practices tipiche della SEO.

Il processo SEO è e deve essere a lungo termine e non si possono o devono pretendere risultati significativi nel breve termine. Posizionare un sito web, soprattutto per keywords che presentano una competitività elevata, richiede un impegno ed un investimento costante nel tempo e a lungo termine. È impossibile posizionarsi ai vertici dei motori di ricerca in pochi giorni, diffidate da chi vi promette un simile risultato!

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